Prevenzione dentale infantile

SUGGERIMENTI E CONSIGLI

1. Pulisci con una garza imbevuta d’acqua le gengive dei neonati che non hanno ancora i denti, dopo ogni poppata.

2. Appena spuntano i denti da latte, puliscili con una garza umida o un dito di gomma. Quando il bimbo è un po’ cresciuto, abitualo a lavarli con uno spazzolino morbido dopo ogni pasto.

3. Da uno a tre anni è il genitore che deve lavare i denti al bimbo, usando uno spazzolino morbido a testina piccola e spazzolando dalla gengiva verso il dente, almeno 5 volte. Dai 4 ai 6 anni il bimbo può prendere in mano lo spazzolino, ma è bene che l’adulto sia sempre presente e dia almeno una «spazzolata» ai denti. Fino ai 6-7 anni i bambini fanno fatica a pulire bene anche i molari più arretrati.

4. Dai sei mesi ai tre anni è bene dare al piccolo un supplemento di fluoro se l’acqua che beve non contiene più di 0,6 parti per milione di fluoro (quasi ovunque, solo nelle aree vulcaniche le concentrazioni possono essere maggiori)

5. Dai tre ai sei anni si può utilizzare due volte al giorno un dentifricio a basso contenuto di fluoro (500 ppm): la giusta quantità di pasta da spremere sullo spazzolino è pari alla grandezza di una lenticchia. Attenzione a non esagerare, per evitare il rischio di fluorosi.

6. Dopo i sei anni si passa a un dentifricio ricco di fluoro (1000 ppm) due volte al giorno

7. Per ridurre il rischio di carie, si possono «sigillare» i solchi di premolari e molari, attraverso una speciale vernice che li rende resistenti ai batteri. L’operazione è indolore e va fatta entro due anni dalla comparsa del dente. Va controllata ogni 6-12 mesi.

8. Niente zucchero o altre sostanze dolci sul ciuccio! Il succhiotto, in ogni caso, va levato entro i tre anni, per ridurre il pericolo di malocclusioni.  

9. Da evitare i biberon di bevande zuccherine se poi non è possibile lavare i denti. Niente camomilla zuccherata per favorire la buonanotte, quindi.

10. Al di fuori dei pasti è bene limitare bevande o cibi che contengono carboidrati semplici come lattosio, saccarosio o maltosio.